Dalla rivoluzione totale nella triade tecnico-dirigenziale all’opera di rinnovamento della rosa dopo la splendida annata vissuta da matricola proveniente dalla Serie C. In estate ci sono stati profondi cambiamenti in casa Catanzaro tant’è che nei primi mesi si sono palesate diverse difficoltà con le vittorie che non arrivavano e i dubbi della piazza che affioravano sempre di più. Ma Fabio Caserta, l’uomo scelto dalla società per raccogliere la pesante eredità lasciata da Vincenzo Vivarini, non ha mai perso la rotta e lavorando sodo ha saputo pian piano dare un’identità di gioco ben definita alla squadra – individuando il 3-5-2 come assetto ideale per mantenere un certo equilibrio e far esprimere al meglio ogni elemento a sua disposizione – scacciando via ogni perplessità legata al suo passato da tecnico del Cosenza e riuscendo subito in qualcosa che sembrava davvero impensabile alla vigilia: ripetere quanto fatto dal suo predecessore (seppur chiudendo la regular season al sesto posto anziché al quinto) con una salvezza raggiunta con largo anticipo e la conquista dei play-off conclusi solamente pochi giorni fa con l’eliminazione in semifinale contro lo Spezia dopo l’ennesima prestazione stagionale coraggiosa e di elevata intensità.
Riconfermarsi era molto difficile ed era un pensiero ridontante in cima ai tre colli. Tuttavia, le Aquile sono riuscite a farlo con un altro cammino da applausi raccogliendo ancora i frutti di una programmazione oculata da parte della società guidata dal patron Noto che senza mai strafare e con idee chiare ha costruito basi solide nel corso degli ultimi anni. Iemmello e compagni hanno affrontato ogni partita onorando al massimo la maglia giallorossa togliendosi grandi soddisfazioni come il secondo blitz consecutivo a Palermo, il primo ko interno rifilato a La Spezia, le pazze vittorie con il Brescia frutto di un carattere veramente d’acciaio e soprattutto la storica goleada nel derby con i rivali di sempre del Cosenza. I momenti da ricordare della stagione, conclusa con due settimane di ritardo rispetto alla normale fine della regular season, sono stati diversi e a dir poco emozionanti. Quello più commovente è arrivato al termine della semifinale play-off di ritorno con l’abbraccio pieno di orgoglio del popolo giallorosso a staff e giocatori. La fotografia di un altro campionato sopra le righe. E la speranza è adesso che quel sogno, sfumato per il secondo anno di fila ad un passo dalla finale play-off, sia stato soltanto rimandato. Avanti quindi con la testa ben salda sulle spalle e con la consapevolezza di essere una realtà credibile in una categoria piena zeppa di piazze ambiziose e ricche.
