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Marcello Francioso: così sta cambiando la comunicazione (e il destino di tante imprese calabresi)

26/05/2025 10:21

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RUBRICHE, Persone, Imprese e aziende,

Marcello Francioso: così sta cambiando la comunicazione (e il destino di tante imprese calabresi)

l brillante professionista calabrese che da anni opera nel settore del marketing e della pubblicità per piccole e medie imprese, si racconta in un’int

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l brillante professionista calabrese che da anni opera nel settore del marketing e della pubblicità per piccole e medie imprese, si racconta in un’intervista, illustrando la sua storia e il suo percorso professionale che sta aiutando a crescere decine di realtà aziendali del territorio con la “Francioso Comunicazione”, la sua agenzia
 

La determinazione nel perseguire i propri obiettivi, un impegno costante, la capacità di abbracciare con entusiasmo e abnegazione anche le sfide più difficili, una nitida e innovativa visione di impresa, che colloca al centro l’uomo e  i suoi valori, con l’etica e la gentilezza che occupano il primo posto. Sono questi i punti fermi su cui si basa la filosofia che da sempre guida il percorso umano e professionale di Marcello Francioso, noto e apprezzato imprenditore calabrese che opera nel settore della comunicazione. Una vera eccellenza della nostra terra, un vulcano di idee, un professionista coraggioso, appassionato e visionario che ha saputo distinguersi per la sua capacità di creare strategie efficaci e creative per i suoi clienti, e che ha aiutato numerosi brand a costruire la loro identità, offrendo soluzioni personalizzate e innovative.
È il CEO di “Francioso Comunicazione” (www.franciosocomunicazione.it), l’azienda da lui fondata con sede a Vibo Valentia, un’agenzia specializzata in Marketing strategico e Pubblicità cross-mediale, che si occupa di consulenza per la gestione dell'immagine, delle relazioni pubbliche e della comunicazione aziendale.  Un’azienda leader nel settore, con più di vent’anni di esperienza, estremamente dinamica che offre servizi di branding, marketing e comunicazione integrata fornendo supporto alle aziende per sviluppare strategie mirate a raggiungere il loro pubblico di riferimento, migliorare la visibilità e consolidare la loro presenza nel mercato. Questa innovativa realtà, che si occupa di pubblicità a 360°, si è specializzata nella creazione di “brand aziendali”, un punto di forza che rende l’azienda in grado di stabilire e di gestire, nel miglior modo possibile, campagne strategiche di comunicazione per ogni cliente sia in ambito locale che in ambito nazionale, occupandosi anche come step successivo della gestione dei social media per massimizzare i risultati. Prima dell’avvento di internet, l’agenzia si è affermata nel mondo radio-televisivo e nella pubblicità esterna, in particolare nella gestione di spazi pubblicitari nei centri commerciali. Nel corso del tempo è cresciuta arrivando ad essere proprietaria di un circuito pubblicitario che è il più grande della Calabria. La mission dell’azienda è quella di pianificare la struttura visual della pubblicità di un’impresa, ad esempio, sui grandi impianti di affissione digitali nelle grandi città e nei circuiti dei più importanti centri commerciali italiani e, in modo tradizionale, con le maxi affissioni, unitamente ai pannelli illuminati, posizionati nei punti di maggiore transito e in aree strategiche dei principali centri urbani. In particolare, la Francioso Comunicazione dispone del più grande circuito di totem digitali della Calabria, all’interno dei più importanti centri commerciali della regione.
Un lavoro imponente, quello messo in atto dall’azienda, che si basa su un sistema di comunicazione ad ampio raggio, la cui grande forza deriva dall’insieme dei vari servizi professionali proposti ai clienti prestando particolare attenzione alle loro esigenze e alle loro peculiarità.

Abbiamo avuto il grande piacere di intervistare Marcello Francioso in una circostanza molto speciale, visto che sta per diventare protagonista di una nuova collaborazione con il nostro Catanzaro City Magazine, un giornale che da oltre tredici anni rappresenta una delle più attente e caparbie “voci” che, con perseveranza e dedizione, raccontano la Città dei Tre Colli. 
Un incontro di forze che promette di dare nuovo slancio alla comunicazione e alla promozione del capoluogo calabrese, unendo la professionalità e la visione strategica di Francioso Comunicazione con la solidità di Catanzaro City Magazine.
In questa intervista esploreremo, assieme alla prestigiosa carriera dell’imprenditore calabrese e ai suoi progetti, anche gli obiettivi che stanno alla base dell’interessante sinergia che si instaurerà con la nostra rivista.

Per addentrarci nel modo migliore nel “cuore” della nostra intervista, ti chiedo se vuoi iniziare a raccontarci qualcosa di te e della tua storia personale. Dovendo descriverti in poche parole, come risponderesti alla domanda: Chi è Marcello Francioso? 
Ho 48 anni, appena compiuti. I miei principali interessi sono le mie grandi passioni per la pubblicità e per le pubbliche relazioni. Mi piace stare a contatto con la gente, trasferire il buon umore, avere “il sole in tasca” e donarlo tutti i giorni a chi ne ha bisogno.
Quali motivazioni ti hanno spinto a pensare di collaborare con il nostro giornale? Quali obiettivi hai in mente di condividere con Catanzaro City Magazine e in che modo ritieni che questa sinergia possa contribuire a rafforzare il panorama culturale ma soprattutto comunicativo della città di Catanzaro?
L’idea di collaborare con te, Pino, nasce intanto dalla stima che nutro nei tuoi confronti e dal fatto che per una vita intera sei stato un creativo, una persona che aveva già visto questo mondo tanti anni fa e aveva lottato per raggiungere i suoi obiettivi. 
Credo che la nostra collaborazione possa soprattutto rafforzare l’idea di aziende di comunicazione che puntano sull'etica e sul rispetto reciproco delle persone. La città di Catanzaro rappresenta un punto di riferimento della Calabria, il capoluogo della mia regione. Mi piacerebbe raccontare anche ai catanzaresi come le aziende possono evolversi e trasformarsi.  
Ci racconti com’è iniziato il tuo percorso nel mondo della comunicazione? In che modo ti sei avvicinato e interessato a questo campo?
Il mio percorso nel mondo della comunicazione è nato in modo abbastanza banale e casuale. In giovane età, durante il periodo estivo, lavoravo in un bar a Vibo Marina per raggranellare qualche soldino. Durante una di queste stagioni estive, ai tempi delle scuole superiori, incontrai la conduttrice radiofonica Monica Renzi, che conduceva un radio giornale presso Radio Onda Verde. Probabilmente fui notato per il mio modo di parlare, socievole e scherzoso, e per come gestivo le relazioni umane, per le quali ho sempre avuto una certa predisposizione naturale: posso dire che il bar era diventato una sorta di villaggio turistico già al mattino presto, quando i clienti arrivavano per fare colazione. Il mio modo di essere un po’ poliedrico nella comunicazione, ma anche se vogliamo trascinante nel divertimento, è stato ciò che ha destato maggiormente l’attenzione. La conduttrice mi disse: “Sai che ti vedrei benissimo a lavorare in radio?”, e mi chiese di andare a fare un piccolo provino. Nacque tutto da lì: la passione che sviluppai per la radio mi aiutò a ben presto a mettere in luce anche la passione per l'intrattenimento, e poi inevitabilmente per la pubblicità e, in modo quasi inconsapevole, per la vendita. 
Quando hai fondato la “Francioso Comunicazione”, quali obiettivi ti eri prefissato di raggiungere?
Ho fondato la Francioso Comunicazione nel 2004. A spingermi nella direzione di concretizzare questa idea, sono state una grande forza di volontà, la voglia di mettermi in gioco, che mi ha sempre contraddistinto, e anche la mia costanza, una dote essenziale, che, affiancata al talento, a mio parere fa la differenza e può rendere invincibili quando si vuole raggiungere un determinato obiettivo.  A me piacciono le sfide, e ho voluto abbracciare quella della libera impresa, che per me è un grande viaggio affascinante, di cui non ci si può mai stancare. 
Gli obiettivi che mi ero posto erano quelli di divertirmi lavorando, portare avanti questa mia passione per le pubbliche relazioni, cercare di mettermi sempre nei panni del mio amico cliente, costruire un rapporto, un legame personale, ascoltarlo e cercare di dare sempre un valore aggiunto assieme ai prodotti e ai servizi che la mia agenzia offre.  
Quali sono secondo te le caratteristiche principali che un’azienda o un professionista devono avere per ottenere successo nel mondo della comunicazione oggi?
La mia politica è sempre quella di credere fermamente che occorra dare molto di più di quello che viene richiesto. Prima di tutto bisogna avere una visione, ritengo, di quello che si vuole fare, porsi degli obiettivi importanti, dei traguardi importanti, non bisogna mai accontentarsi, bisogna fare in modo che anche il sacrificio diventi piacere. Perché il lavoro oggi è dedizione, bisogna avere innate alcune caratteristiche per fare bene. 
Oggi la Francioso Comunicazione è un’azienda costantemente in crescita. Nel corso della tua carriera, qual è stato, tra i tanti progetti che hai realizzato - a iniziare ad esempio dall’introduzione dei led wall e dei totem digitali per le campagne pubblicitarie - quello che ti ha dato maggiore soddisfazione, e perché?
I progetti che mi hanno soddisfatto sono tanti, ma posso dire che in particolare l'ideazione, la progettualità e lo sviluppo del mio circuito digitale nei centri commerciali con impianti pubblicitari è stata davvero una grande soddisfazione. Io nel 2012 portai per la prima volta in Italia gli spazi pubblicitari nei centri commerciali, che all’epoca non erano presenti in altre regioni, ma in Calabria sì, proprio grazie al mio contribuito. Quindi questo è stato un primato che ancora oggi mi riconosco, perché ho portato nella nostra terra un primato italiano.  
Com’è nata questa intuizione?
È stata una casualità, come spesso accade, perché le grandi intuizioni della vita nascono molte volte proprio da casualità, che a mio avviso sono figlie di una sincronia dell’universo, e rappresentano in realtà un po’ il riflesso delle forze energetiche che noi possediamo. Molti anni fa avevo intrapreso un viaggio all’estero per accompagnare un mio amico che si stava occupando di alcune sue attività commerciali, e lì, nei luoghi che ho visitato sono rimasto fortemente attratto dalla presenza di questi grandi spazi pubblicitari. Tornato a casa, mi sono detto che in Italia non ne avevo mai visti di simili, e ho iniziato ad immaginarli all’interno di un centro commerciale. Quelli che avevo visto all’epoca non erano spazi pubblicitari in digitale ma in carta: c’era già allora qualcosa di simile nelle metropolitane, ma non esistevano nei centri commerciali e io sono stato il primo a portarli a Lamezia Terme e in Italia. Ricordo ancora che io e il mio grafico andammo a montarli per la prima volta, da soli, una mattina alle 5:00, con la chiave inglese. Posso dire che in quel momento si è fatta più nitida la mia visione: già per me era meraviglioso il solo fatto di aver visualizzato questo passaggio di trasferire un’idea simile nella mia terra. Successivamente li portai ad Eboli e poi a Roma, da Parco Leonardo al The Space. Poiché si trattava, allora, di impianti cartacei, c’era bisogno di una logistica molto complessa e non era stato possibile sviluppare l’idea per come avrei voluto fare. Con l’avvento del digitale tutto ciò che avevo in mente è stato realizzabile, gli spazi pubblicitari sono diventati ancora più evidenti, ed è nato un altro mondo. Basta pensare che i led wall nei centri commerciali catturano l’attenzione ancora prima di entrare con un click, e per un brand rappresentano un concreto vantaggio competitivo sulla concorrenza.
Nel corso degli anni la tua agenzia ha ampliato il suo know-how, puntando su nuovi canali di comunicazione per offrire un servizio sempre più completo, dalla consulenza aziendale alla costruzione di strategie marketing mirate, fino alla pianificazione editoriale sui media. A tal proposito, ho letto che vi occupate anche di spot e docufilm cinematografici…
Si, questa è un’altra delle tante idee realizzate. Assieme a Davide Manca, un ragazzo calabrese che è uno dei più grandi direttori della fotografia oggi in Italia, abbiamo fondato una società che si chiama Marcellus Cinema, un progetto nato come casa di produzione di docufilm promozionali. L’idea è quella di costruire per la piccola e media impresa in Italia dei prodotti audiovisivi efficaci e dal forte impatto che possano essere un valore aggiunto. Siamo specializzati nella realizzazione di cortometraggi aziendali e contenuti pubblicitari. Non ci limitiamo a fare degli spot, ma confezioniamo un racconto delle attività dei nostri clienti illustrando le loro storie attraverso le immagini. Molti dei lavori portati a termine finora, sviluppati in particolar modo in Lombardia, sono presenti sul sito marcelluscinema.it. 
Hai mai dovuto affrontare sfide particolarmente difficili per comunicare un brand o un progetto specifico? Se sì, come le hai superate?
Le sfide le affronto tutti i giorni. Non è facile comunicare un brand, comunicare un prodotto, dare un valore percepito alto. Le difficoltà che si incontrano si superano con l’abnegazione, la costanza, e con la determinazione nel voler fare “il cosiddetto miglio in più”, anche quando non te la senti. L’evoluzione della comunicazione è cross-mediale. C'è un intreccio di comunicazioni e relazioni che è sempre più importante. 
Come pensi che il settore della comunicazione si stia evolvendo in questo momento storico, in particolare con l’ascesa dei social media e della digitalizzazione?
Oggi anche il piccolo dato può avere un’importanza straordinaria. Quindi la multicanalità e la digitalizzazione attraverso i media, qualunque essi siano, sono il futuro.
Secondo te, quale sarà la direzione futura della comunicazione nel prossimo decennio? Ci sono tendenze che pensi possano dominare il settore?
Nel prossimo decennio la comunicazione sarà ancora più veloce, sarà molto più “targettizzata”, ci sarà una comunicazione dedicata a singoli utenti. Secondo me ci sarà un approccio molto “customizzato”. Intanto bisogna ascoltare il cliente per capire quelle che sono le sue esigenze, capire quali sono i punti di forza, di debolezza, ed essere anche sincero con chi si affida a te, suggerirgli anche di cambiare strategia se quella che intende perseguire è una strategia non vincente, non efficace.  L’etica e la gentilezza rimangono comunque i valori che metto al primo posto. 
Ritengo che sia importantissimo comprendere che non esiste un essere umano che alla fine possa sentirsi davvero realizzato e possa raggiungere i propri obiettivi se non trova la centralità dell’uomo all’interno del suo viaggio. Alla fine io penso che il senso più profondo di tutto ciò che decidiamo di realizzare nella vita, la chiave di tutto, sia da individuare nella semplicità dell’essere umano al centro del mondo con quelli che sono i valori che ci hanno tramandato in modo atavico i nostri avi. Si deve sempre fare riferimento all’uomo e ai suoi valori: l’amore, la passione, la gentilezza, in un qualsiasi campo, ritornano sempre alla base di tutto. 
Hai qualche consiglio per le piccole e medie imprese che vogliono migliorare la loro comunicazione ma non hanno grandi budget per la pubblicità?
Un consiglio da dare alle piccole e medie imprese e agli imprenditori è la formazione.  Formatevi, bisogna diventare consapevoli, perché la consapevolezza ci porta a guardare la realtà per quella che è.  
Qual è la filosofia che guida la tua agenzia? In cosa si distingue dalle altre realtà che operano nel campo della comunicazione?
La filosofia che guida la mia azienda ha come punti fermi l’abnegazione, la passione sconfinata verso questo mestiere, il rispetto per i clienti, il rispetto per le proprie competenze. Noi abbiamo una grande responsabilità che è quella di migliorare il tessuto sociale ed economico di un territorio. Noi oggi abbiamo la responsabilità di cambiare il nostro territorio e di fornire stimoli che possano anche modificare la mentalità degli imprenditori della piccola e media impresa
Hai mai avuto dei mentori o delle figure che ti hanno ispirato nel tuo percorso professionale? Se sì chi sono e in che modo ti hanno influenzato?
Sì, posso dire che Piero Muscari, per quanto riguarda la comunicazione, è stata la persona che mi ha dato spazio nella vita, che mi ha insegnato molte cose. Era il proprietario della radio per cui ho lavorato ed è stato a mio avviso uno dei più grandi direttori artistici, senza una collocazione precisa, perché era un precursore e anche nello stesso tempo un creativo poliedrico. La fucina di idee che si è costruita a Vibo Valentia in quegli anni mi ha consentito di fare molta esperienza e di avere a disposizione diversi palchi e diversi eventi in cui mettermi alla prova. Mi è capitato spesso, nel mio percorso, di incontrare anche altri bravi imprenditori, molto capaci, che tuttavia non sempre condividevano i miei stessi valori.
Puoi descriverci la struttura di Francioso Comunicazione? Quante persone compongono il tuo team e quali sono i principali ruoli che ricoprono?
Francioso comunicazione vanta una decina di persone nel proprio team, ognuno con dei ruoli specifici.  
Come scegli i professionisti con cui collabori per assicurarti che l’agenzia offra sempre il meglio ai vostri clienti?
Sono una persona estremamente meticolosa e i collaboratori devono avere quel quid in più che è quasi introvabile sul territorio, ma anche questo è “il bello della diretta”, per così dire. 
L’agenzia si avvale di collaborazioni esterne o lavora principalmente con il suo team interno? Se sì quali tipi di professionisti esterni coinvolgi nei progetti?
La Francioso si avvale di collaboratori interni ed esterni ed è sempre alla ricerca di nuove peculiarità, di nuovi professionisti.
Che tipo di strumenti tecnologici e software utilizzi per gestire le campagne di comunicazione e monitorare i risultati per i tuoi clienti?
Posso dire che il circuito digitale rappresenta il tratto distintivo del nostro “brand positioning”, ovvero di quella strategia di “posizionamento del brand”, che è definita la cosiddetta “bussola del marketing”, ed è un elemento importantissimo per ottenere risultati vincenti.  Quella del “brand positioning” è una strategia che la nostra azienda, a sua volta, si impegna a costruire per tutte le attività che si affidano a noi.  Un’azienda che vuole essere competitiva e credibile deve avere un brand che abbia un’identità, ovvero una sua “posizione” che le permetta di essere ben riconoscibile agli occhi del pubblico, tra tante altre aziende che operano nello stesso settore e offrono le stesse cose. L’azienda che possiede un brand con un’identità forte e decisa, con un suo fattore differenziante, non rischia di essere vittima della concorrenza diretta. 
Nel caso della Francioso Comunicazione, il circuito pubblicitario digitale è il nostro punto di forza. L’opportunità di “digitalizzare” la Calabria con un solo click è una grande responsabilità, è un grande privilegio. Scalare tutto il Sud Italia, puntando a portare la Calabria in cima alla vetta nel settore della comunicazione e del marketing attraverso il nostro operato, è senza dubbio uno tra gli obiettivi più importanti.  
Che tipo di risorse vengono messe a disposizione dalla Francioso Comunicazione per il design e la creazione di contenuti?
L’agenzia offre servizi “a tuttotondo”, chiavi in mano, ma soprattutto mette a disposizione la serietà di un'azienda pronta a rimettere in discussione il proprio budget se ci sono degli errori. 
Sei un imprenditore che ha deciso di costruire una realtà nella sua terra d’origine. Quali sono a tuo parere i punti forza della Calabria?
La nostra terra secondo il mio parere da qui a un ventennio diventerà “il polmone turistico” d’Italia, noi abbiamo tutto quello che serve, dal mare alla montagna, per costruire un turismo di qualità.
Quali sono gli aspetti del tuo carattere che ti hanno maggiormente aiutato nel tuo percorso di crescita come imprenditore e che magari attribuisci proprio al fatto di essere vissuto nella nostra regione?
Credo che sia importante sentirsi sempre all’inizio di un percorso: posso dire di essere gratificato per le tappe raggiunte, ma non ho mai avuto la percezione di essere “arrivato”. Questo è un aspetto molto importante, da cui si evince la mia personalità, e che mi permette di avere la mente super allenata e proiettata verso nuove sfide. L’impegno costante è una leva che mi appaga. Ad aiutarmi a superare ogni ostacolo incontrato nel cammino sono sempre state soprattutto la mia costanza e la mia caparbietà, una qualità, quest'ultima, che si potrebbe definire caratteristica un po’ di tutti i calabresi. Puntando su questi aspetti, sono riuscito a superare anche le difficoltà più insidiose che mi hanno reso più forte, dandomi la possibilità di diventare più bravo nel difendermi dalla difficoltà stesse.
Che consiglio ti senti di dare ai tuoi conterranei più giovani che coltivano il sogno di realizzarsi nella propria terra, ma che spesso sono scoraggiati e abbandonano la Calabria?
Non è semplice dare un consiglio in tal senso, ma posso dire che a mio parere la politica potrebbe svolgere un ruolo importante, impegnandosi a costruire tavoli di concertazione tra impresa e giovani. Quello che manca maggiormente ai giovani, oggi, è il riferimento di un “club di imprenditori positivi”, ricco di valori, che sia sempre a loro disposizione. L’impresa seria, pulita, deve essere portatrice di esperienza per la gioventù. 
Per concludere, vorrei chiederti in che modo riesci a rilassarti e a ricaricarti dopo un’intensa giornata di lavoro? Hai qualche hobby o attività che ti aiuta a mantenere il tuo equilibrio?
La mattina presto dedicare un po’ del mio tempo a camminare o a correre e stare in mezzo alla natura, per me è qualcosa che non ha prezzo. 
Lo sci e il mare senza dubbio sono un grande aiuto per raggiungere un mio equilibrio e sentirmi più vicino a Dio.