Largo R. M. Cattaneo
Venne edificata nel 1560 sotto il papa Pio IV e il Vescovo di Catanzaro Ascanio Geraldini. Successivamente venne trasformata in un Conservatorio di Convertite, in quanto il frate cappuccino Tiberio da Milano convertì ventidue donne di malavita, ospitandole per un periodo di tempo nella chiesa stessa, per cui il nome del monastero, costruito accanto, prenderà il nome di Monastero delle Convertite della Maddalena. Venne consacrata il 23 aprile 1690 dal Vescovo Francesco Gori e Suor Domenica de Aznar che era la Badessa del monastero. Per i danni subiti dal terremoto del 1783 venne chiusa con il convento e poi riaperta nel 1796, quando acquisì il titolo di San Biagio alla Maddalena, il cui culto si professava in una chiesetta antica, ubicata nello stesso contesto. Il monastero fu soppresso nel 1810, in seguito sottoposto ad alcune ristrutturazioni e consegnato al Comune nel 1866 per destinarlo ad altri usi e, come ultima sede, ospitò le scuole elementari. La facciata è in stile neoclassico e l’interno presenta una struttura architettonica tipica delle chiese conventuali del tardo cinquecentesco con una navata unica e due cappelle per lato e un ampio presbiterio, sormontato da una piccola cupola. Al centro si trova l’altare maggiore in marmi policromi del 1768, opera dei napoletani Silvestro e Giuseppe Troccoli. Sopra di esso c’è una nicchia con la statua in cartapesta di San Biagio, in atto di guarire un bambino tra le braccia della madre. Inoltre nel 1930 furono effettuati lavori di rifacimento e la chiesa riaperta al pubblico. Gli affreschi nella cupola evidenziano il Coro degli Angeli e nelle vele dei pilastri, che sorreggono la cupola, sono presenti gli affreschi di Sant’Agostino, S.Tommaso, Sant’Alfonso e San Bernardo, realizzati da A. Grillo da Pizzo.
