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p.zza G. Garibaldi
Venne edificata inizialmente intorno al 1532 sulle rovine del castello e con i ruderi dello stesso, dopo la distruzione di buona parte della fortezza ad opera del popolo, che si era ribellato contro il conte Centelles. Sorge sul Colle del Castello, il più alto dei tre colli. Venne dedicata ai Santi Giovanni Battista ed Evangelista in quanto affiliata alla Basilica Romana di San Giovanni in Laterano. I Padri Teresiani, detti anche Carmelitani scalzi, fondarono nel 1663 il convento, ubicato nella parte posteriore, poi soppresso nel 1807 e la loro comunità trasferita a Napoli, mentre la struttura venne convertita in ospedale e poi a carcere. In seguito al crollo di un muro, che causò la morte di una famiglia catanese di passaggio, il 5 gennaio del 1970, venne completamente demolito. Nel 1735 re Carlo III, in visita a Catanzaro, conferì ai Confratelli della chiesa di San Giovanni il titolo di Cavalieri di Malta e così assunse il titolo di Reale Arciconfraternita dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista dei Cavalieri di Malta ad Honorem in Catanzaro. Divenne parrocchia nel 1834 con il trasferimento del culto di San Giorgio, la cui chiesetta era stata distrutta dal terremoto del 1832. Con i restauri negli ultimi anni, tra il 1998 e il 1999, si riscoprì una necropoli sotto le fondamenta, composta da sepolture e messa in risalto una buona parte con dei lastroni in vetro sul pavimento. La facciata esterna ha una doppia scalinata ellissoidale del 1877 dovuta all’abbassamento stradale di corso Vittorio Emanuele, oggi corso Mazzini. Il portone dell’ingresso principale è del XVII secolo, bordato ai lati con due colonne in pietra verde di Gimigliano, mentre in alto è posta una nicchia con la statua di San Giovanni Battista, realizzata a Napoli nel 1632 e attribuita a Giandomenico Monterosso e ancora più su appare un rosone custodito da vetri colorati con la croce di Malta. L’interno presenta una pianta longitudinale con una sola navata a croce latina, coperta da una volta lunettata, dove ci sono dei finestroni, recanti il simbolo della croce di Malta. È decorata da affreschi, realizzati nel 1910 dal pittore crotonese Sesto Bruno con scene della vita del Battista (la predicazione di S. Giovanni e il Battesimo di Cristo) e scene della vita di S. Giovanni Evangelista (l’apocalisse). I quattro Evangelisti invece sono opera del pittore Catanzarese Attilio Armone e risalgono ai primi del ‘900. Sopra l’altare maggiore è posto un crocifisso e nel transetto a destra l’altare di San Giovanni e in quello di sinistra la Madonna del Carmelo. Le cappelle laterali sono tre per ogni lato. L’interno è impreziosito da diversi dipinti ascrivibili tra il XVII ed il XVIII secolo, come la tela della Madonna di Costantinopoli nel coro; la tela dell’Immacolata del ‘600 e l’Estasi di S. Teresa e quella di S. Francesco Saverio del ‘700 nel transetto; la tela della Madonna del Carmine e della Salus Populi Romani tra i Santi Vitaliano e Giovanni Evangelista del XVIII sec nella cappella di S. Giorgio. I più preziosi sono i due quadri dei Santi Patroni dell’Arciconfraternita dono di Papa Clemente VIII al Sodalizio, ovvero i Santi Giovanni Battista ed Evangelista attribuiti alla Scuola dei Carracci.


