via V. De Grazia
Sorge nell’antica via dei Coppolari, oggi via V. De Grazia e non sfugge, anche se piccola, all’occhio del visitatore. Il titolo apparteneva ad un’antica chiesa del 1530 intitolata a Santa Maria de Plateis che era in Piazza Prefettura, poi danneggiata dal terremoto del 1783 e soppressa. L’attuale chiesa venne edificata nel 1740 per volere di Giovanbattista Grimaldi e sua moglie Chiara Sculco come atto di fede. Sant’Anna è la Santa Protettrice delle partorienti, tant’è vero che è in uso deporre ai piedi dell’altare maggiore, come ex voto, dei fiocchi azzurri o rosa. La pianta è rettangolare con una finestra in alto e dove è posto un piccolo campanile e una croce gerosolimitana, un antico simbolo dei cristiani d’oriente. L’interno è a navata unica e al centro l’altare maggiore è dedicato a Sant’Anna, con un fastigio tardo barocco e il busto di Sant’Anna e la Madonna Bambina, opera dello scultore Vincenzo Pignatari. Un secondo altare sul lato sinistro è dedicato alla Presentazione di Maria Vergine al Tempio. Sono presenti due tele del pittore catanzarese Garibaldi Gariani, una che raffigura la Presentazione di Maria Vergine al Tempio e l’altra la Madonna col Bambino. L’ingresso è protetto da un cancello in ferro battuto di scuola napoletana del XIX secolo. Il portale è sormontato da un finestrone neogotico. In quest’ultimi anni è stata apposta una stele sulla facciata esterna dedicata alla suora Maria Barba, serva di Dio dell’Ordine dei Carmelitani, che venne battezzata in questa chiesa nel gennaio del 1884.

